La scadenza degli alimenti

Per la sicurezza di chi li usa, i medicinali e gli alimenti devono riportare sulla confezione la data di scadenza, per evitare che vengano ingeriti dei prodotti deteriorati.
Sulla confezione viene quindi prescritto dalla legge che ci sia l'indicazione della data di scadenza, cioè la data fino alla quale il prodotto può essere consumato com sicurezza. La indicazione di scadenza può assumere diverse forme:
  • per gli alimenti che possono essere conservati per più di 18 mesi ( per es. pomodori pelati, biscotti secchi e legumi ) si può indicare solo l'anno di scadenza
  • Per gli alimenti che durano almeno 3 mesi, ma non più di diciotto ( per es. caffé, olio di oliva)  può essere indicato solo il mese e l'anno di scadenza.
  • Per i prodotti che si conservano per meno di tre mesi ( es. yogurt, salumi confezionati) può essere indicato solo il giorno e il mese.
Nulla vieta che si indichi comunque in modo completa la data di scadenza come giorno mese e anno.
Oltre alla scadenza devono essere indicate le condizioni di conservazione ottimale e nel caso l'intervallo di temperatura a cui si riferisce la scadenza.
E' importante osservare che la durata di un determinato alimento può non essere la stessa per tutti i produttori, infatti differenze nella preparazione, nel processo produttivo, nella qualità della materia prima e nell'imballaggio possono portare a durate differenti. La data di scadenza è quindi stabilita dal produttore che esegue dei controlli, sia di gusto che di laboratorio, per verificare dopo quanto tempo un dato alimento non può essere più consumato.
Dato che il produttore ha la convenienza a far durare il più possibile il prodotto, utilizza queste prove per valutare gli opportuni processi produttivi e metodi di confezionamento che lo garantiscano.
Per la maggior parte degli alimenti vale questa regola, ci sono però delle eccezioni stabilite dalla legge:
  • il latte fresco scade dopo 5 giorni dal confezionamento
  • il latte a lunga conservazione scade dopo 90 giorni
  • le uova scadono dopo 28 giorni
Non è prescritta la indicazione della data di scadenza per la frutta e la verdura fresca ( a meno che non siano già preparate per il consumo), né è richiesta la scadenza per il vino, l'aceto, il sale, lo zucchero, i prodotti da forno come pane, focaccia, pasticceria fresca, bevande alcooliche con tenore di alcool più del 10%, caramelle e vari altri prodotti.
Va ricordato che il produttore serio ha sempre l'interesse a che il proprio prodotto abbia la durata di conservazione più lunga, ma nello stesso tempo desidera che sia consumato nelle condizioni migliori, sia per garantirne la salubrità che le caratteristiche organolettiche: dovendo quindi bilanciare due interessi contrastanti la sua scelta sarà quella ottimale.
Sulla confezione si può leggere la scritta "da consumarsi preferibilmente entro:" che fa riferimento alla data fino alla quale l'alimento, se correttamente conservato, mantiene le sue proprietà. Dopo questa data non perde di caratteristiche e non dovrebbe provocare danni alla salute. Il produttore, come abbiamo visto, si tutela indicando un termine di garanzia.